Dott. Antonio Daffinà
proctologoaroma.it
CANCRO dell'ANO
Farrah Fawcett avrebbe oggi 76 anni. L'indimenticabile protagonista della serie Charlie's Angels è morta nel 2009, all'età di 62 anni, in seguito ad un cancro dell'ano diagnosticato in ritardo e trattato in modo inefficace.
Il cancro dell'ano, anche se non è uno dei tipi di cancro più comuni, è una malattia grave e pericolosa se non viene rilevato e trattato tempestivamente.
EPIDEMIOLOGIA del CANCRO dell'ANO
Il carcinoma dell'ano è più comune tra le donne che tra gli uomini, e si sviluppa più frequentemente in persone di età superiore ai 50 anni. Da oltre 15 anni la sua incidenza è in costante e preoccupante aumento. Le persone che hanno avuto rapporti sessuali non protetti, che hanno una storia di infezioni sessualmente trasmissibili (IST), come il virus del papilloma umano (HPV, soprattutto dei sierotipi 16 e 18), o che hanno un sistema immunitario compromesso a causa di malattie come l'HIV, sono a maggior rischio di sviluppare questa forma di cancro.
CANCRO dell'ANO e HPV
Il virus del papilloma umano (HPV) è un virus sessualmente trasmesso che può causare una serie di malattie, tra cui il cancro dell'ano. Sebbene la maggior parte delle infezioni da HPV non causi alcun sintomo e si risolva spontaneamente nel tempo, alcune infezioni persistenti possono portare allo sviluppo di lesioni precancerose e, in ultima analisi, di tumori.
L'HPV è la causa principale del cancro dell'ano, con oltre lil 90% dei casi di carcinoma dell'ano che si ritiene siano associati a un'infezione da HPV. L'infezione da HPV si verifica quando il virus entra nel corpo attraverso una lesione sulla pelle, come quella dell'ano, e si replica all'interno delle cellule.
L'HPV può causare lesioni precancerose nell'ano chiamate neoplasie intraepiteliali anali (AIN). L’approccio nei confronti di queste lesioni sta cambiando. In un recente studio su una popolazione di maschi omosessuali HIV+, si è visto che trattare immediatamente le lesioni AIN3 (cioè quelle con displasia più grave), piuttosto che osservarle nel tempo ed intervenire solo in caso di trasformazione in carcinoma invasivo, consente una riduzione del 50% dei nuovi casi di cancro anale. L’atteggiamento osservazionale finora prevalente, infatti, è legato al fatto che non tutti gli AIN evolvono verso il carcinoma anale, ma possono rimanere stazionari o regredire verso forme di displasia meno grave. Sull’argomento non sono stati ancora pubblicati dati scientifici provenienti da studi nella popolazione generale. Tuttavia, sembra ragionevole estendere questo approccio interventista anche alla popolazione generale con AIN2 e AIN3, quantomeno agli individui a maggior rischio di evoluzione verso forme invasive (donne, anziani, pazienti in terapia cortisonica o immunosoppressiva, ecc.), indipendentemente dalle preferenze sessuali e dall’infezione da HIV.
SINTOMATOLOGIA del CANCRO dell'ANO
I sintomi del carcinoma dell'ano possono includere dolore o sensazione di bruciore nell'area anale, sanguinamento rettale, prurito anale, cambiamenti nelle abitudini intestinali, perdita di peso e affaticamento generale. Tuttavia, questi sintomi possono anche essere associati ad altre malattie, quindi non è possibile fare una diagnosi basata solo sui sintomi. Peraltro, sono sintomi presenti quando la neoplasia è in una fase di crescita avanzata. Nella maggioranza dei casi il carcinoma anale, e le lesioni precancerose che lo hanno preceduto, sono rimaste completamente asintomatiche anche per tempi molto lunghi. Soprattutto in questi casi, la conoscenza dei fattori di rischio per il carcinoma anale è fondamentale per spingere il paziente ad un controllo proctologico preventivo.
FATTORI di RISCHIO per il CANCRO dell’ANO
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L'infezione da HPV (papillomavirus umano) è il fattore di rischio più importante per lo sviluppo del carcinoma anale. L'HPV è responsabile della maggior parte dei casi di carcinoma anale.
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Il rapporto anale non protetto aumenta il rischio di contrarre l'HPV e altri virus sessualmente trasmissibili, aumentando il rischio di sviluppare il carcinoma anale. L’inizio precoce dell’attività sessuale e l’aver avuto più di 5 partner sessuali sono ulteriori fattori di rischio.
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Le persone con un sistema immunitario indebolito, come i pazienti sottoposti a trapianto di organi o le persone con HIV/AIDS, hanno un rischio più elevato di sviluppare il carcinoma anale.
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Fumare aumenta il rischio di sviluppare il carcinoma anale.
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Il rischio di sviluppare il carcinoma anale aumenta con l'età.
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Il carcinoma anale è più comune nelle donne.
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Le persone con una storia di altre forme di cancro, come il cancro del colon o del retto, possono avere un rischio più elevato di sviluppare il carcinoma anale. Le donne che sono state trattate per un cancro dell'utero sono particolarmente a rischio di sviluppare un cancro dell'ano nei venti anni successivi al trattamento.
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Le persone con una storia di malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa o la malattia di Crohn, hanno un rischio più elevato di sviluppare il carcinoma anale. Non è chiaro se le ragadi anali e le fistole anali siano dei fattori di rischio.
È importante sottolineare che la presenza di uno o più fattori di rischio non significa necessariamente che si svilupperà il carcinoma anale, ma aumenta semplicemente la probabilità di sviluppare la malattia. La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per la gestione del rischio di carcinoma anale.
DIAGNOSI del CANCRO ANALE
La diagnosi del cancro dell'ano di solito inizia con un esame fisico e la valutazione dei sintomi del paziente. Il proctologo esaminare la zona dell'ano ed effettuerà un’esplorazione digitale del canale anale e del retto per cercare eventuali masse o anomalie.
Se il medico sospetta un cancro dell'ano, possono essere richiesti ulteriori esami diagnostici, come:
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Anoscopia: un esame che utilizza uno strumento chiamato anoscopio per esaminare l'interno dell'ano e del retto.
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Biopsia: una procedura in cui viene prelevato un campione di tessuto dal sito sospetto per l'esame al microscopio.
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Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (MRI): questi esami possono essere utilizzati per determinare l'estensione del tumore e se si è diffuso ad altre parti del corpo.
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Ecografia endorettale: una procedura che utilizza un piccolo sensore a ultrasuoni inserito nell'ano per valutare la profondità del tumore.
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TAC-PET: è una metodica di medicina nucleare che serve a valutare la diffusione locale e a distanza della neoplasia.
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Esame del sangue: per valutare il livello di alcuni marcatori tumorali nel sangue.
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Colonscopia: una procedura che utilizza un tubo flessibile con una telecamera alla fine per esaminare l'intero intestino crasso, compreso il retto e l'ano.
TERAPIA del CANCRO ANALE
Il trattamento del cancro dell'ano dipende dalla localizzazione del tumore, dalla sua estensione e dallo stadio della malattia. La scelta del trattamento viene effettuata da un team composto da chirurgo, oncologo e radioterapista e dipende dalle specifiche caratteristiche della malattia e del paziente.
I trattamenti comuni per il cancro dell'ano includono:
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Chirurgia: viene spesso utilizzata per rimuovere il cancro dell'ano. L'intervento chirurgico può comportare la rimozione del tumore e di parte del tessuto circostante, o in casi più gravi, l'asportazione completa dell'ano (Amputazione del retto, in caso di recidive dopo radiochemioterapia). Nelle forme iniziali, quando la neoplasia ha un’estensione inferiore ai 2 cm, non sono presenti metastasi linfonodali e sono infiltrati solo gli strati più superficiali della parete, la resezione chirurgica è sicura e può rappresentare la terapia di scelta.
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Radio-chemioterapia: la combinazione di radio e chemioterapia rappresenta il trattamento di scelta delle lesioni che non sono suscettibili di escissione locale. La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Risulta efficace in una percentuale elevata di casi. Le nuove attrezzature di radioterapia consentono di modulare la somministrazione delle radiazioni e di focalizzarle sulla lesione, in modo da ridurre l’irradiazione delle strutture circostanti.
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Chemioterapia: la chemioterapia utilizza farmaci per distruggere le cellule tumorali. Viene spesso utilizzata in caso di metastasi a distanza o di recidive non trattabili chirurgicamente.
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Terapia biologica: agisce potenziando il sistema immunitario del paziente per combattere il cancro dell'ano. Sono in fase di sviluppo.
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Terapie palliative: mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da cancro dell'ano in fase avanzata. Ciò può includere la gestione dei sintomi, la riduzione del dolore e il supporto psicologico.
Il trattamento del cancro dell'ano può essere un processo lungo e impegnativo e spesso richiede una combinazione di terapie. Tuttavia, con il trattamento precoce e adeguato, ci sono buone possibilità di guarigione e miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
PROGNOSI del CANCRO ANALE
Il tasso di sopravvivenza a 5 anni per i tumori dell'ano localizzati è del 86%, mentre il tasso di sopravvivenza a 5 anni per i tumori dell'ano metastatici è del 29%. Tuttavia, è importante ricordare che ogni paziente è diverso e che le statistiche di sopravvivenza sono solo una guida generale.
MESSAGGIO PER I NON-VACCINATI
La prevenzione e la diagnosi precoce del cancro dell'ano sono importanti per migliorare la prognosi e la qualità della vita dei pazienti.
I controlli regolari e l'adozione di uno stile di vita sano possono ridurre il rischio di sviluppare il cancro dell'ano.
Inoltre, la conoscenza dei sintomi e la consulenza proctologica tempestiva possono aiutare a diagnosticare il cancro dell'ano in fase precoce, quando le opzioni di trattamento sono maggiori e più efficaci.