Dott. Antonio Daffinà
proctologoaroma.it
COME TRATTARE IL FECALOMA IN MODO EFFICACE E SICURO
Cause e fattori di rischio del Fecaloma
Il fecaloma è un accumulo di feci nel retto e/o nel sigma dovuto all’incapacità di eliminarle.
Le cause del fecaloma sono simili a quelle della stitichezza. Gli anziani e i bambini sono le categorie più colpite. I principali fattori di rischio sono:
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Stile di vita: sedentarietà, scarsa assunzione di liquidi e fibre alimentari.
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Alterazioni anatomiche: stenosi del retto o dell’ano, megacolon, inerzia colica, precedenti interventi chirurgici anali.
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Patologie neurologiche o metaboliche: come Morbo di Parkinson, Alzheimer, Demenza Senile, Diabete, Ipotiroidismo ecc.
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Farmaci: oppioidi, anticolinergici, calcio-antagonisti ad alto dosaggio, antidepressivi triciclici, antipsicotici, integratori di ferro.
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Allettamento: cronico per qualsiasi causa
Sintomi e complicanze
I sintomi del fecaloma sono simili a quelli dell'ostruzione intestinale:
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Dolore e distensione addominale
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Nausea e vomito
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Inappetenza o sazietà precoce
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Diarrea paradossa, dovuta al fatto che feci più fluide passano intorno al fecaloma e fuoriescono dall’ano, simulando incontinenza.
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Agitazione, irrequietezza o confusione nei pazienti con disabilità intellettiva o malattie neuropsichiatriche
Il fecaloma può causare complicanze come:
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Ulcerazione della mucosa, con sviluppo di una colite o proctite stercoracea.
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Perforazione intestinale.
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Polmonite da aspirazione, per l’ostacolato svuotamento gastrico.
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Fistola retto-vaginale.
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Rettocele.
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Megacolon.
Diagnosi
Nella maggior parte dei casi l'esplorazione rettale permette di rivelare la presenza di una grande quantità di feci nell’ampolla rettale. Questo esame può essere negativo se il fecaloma è situato nella parte alta del retto o nel sigma. In questi casi, oltre a quelli nei quali si sospetta una complicanza, può essere necessaria una TC dell’addome inferiore e pelvi
Trattamento del Fecaloma
Svuotamento digitale
Consiste nella frantumazione digitale del fecaloma e nella successiva estrazione del materiale fecale attraverso l'ano. Può essere necessario ripetere più volte questa manovra prima di avere un risultato apprezzabile.
Clisteri, supposte e olio di vaselina
La somministrazione di clisteri segue e completa lo svuotamento digitale. È preferibile praticare due flaconi da 250 ml ogni due ore, piuttosto che ricorrere a volumi più alti in tempi più brevi. I clisteri vanno ripetuti fino a quando le evacuazioni divengono chiare.
Le supposte di glicerina facilitano il passaggio delle feci nel canale anale, riducendo il conseguente trauma. Il loro effetto stimolante è trascurabile.
L’olio di vaselina ha un’azione lubrificante e favorisce la progressione delle feci nell’intestino. In pratica, la sua utilità in caso di fecaloma è scarsa o nulla.
Lavaggio intestinale
Le soluzioni elettrolitiche con polietilenglicole (PEG), somministrate per bocca o attraverso un sondino nasogastrico, ammorbidiscono le feci e le lavano via. Esistono molti prodotti in commercio e non tutti hanno lo stesso dosaggio, per cui è indispensabile consultare il medico o il farmacista. Sono controindicate in caso di sospetta occlusione intestinale.
Interventi in anestesia
La maggior parte dei casi di fecaloma può essere trattata a domicilio con i metodi descritti, da soli o in combinazione. I quadri più gravi possono necessitare di uno svuotamento manuale particolarmente aggressivo che può essere effettuato solo in anestesia.
L'intervento chirurgico è riservato ai pazienti che presentano segni e sintomi di peritonite. La peritonite secondaria a perforazione del colon è considerata un'emergenza chirurgica.
Valutazione post-trattamento e Prevenzione
Una volta trattato il fecaloma, è può essere necessario eseguire una colonscopia o un clisma opaco (se la colonscopia non è fattibile), qualora si sospettino stenosi o neoplasie.
In assenza di anomalie anatomiche, un agente di massa (a base di psillium o metilcellulosa) o un agente osmotico come il PEG viene prescritto a lungo termine per produrre evacuazioni regolari, con feci morbide.
È importante affrontare e gli altri fattori di rischio, come disidratazione, depressione, immobilità, mancanza di esercizio fisico e accesso inadeguato ai servizi igienici.
Fino al 39% dei pazienti con fecaloma ha una recidiva entro 1 anno. La prevenzione è, quindi, un elemento chiave in un piano terapeutico efficace.
Consigli per prevenire il Fecaloma
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Aumentare l'assunzione di fibre: consumare frutta, verdura e cereali integrali.
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Bere molti liquidi: almeno otto bicchieri d'acqua al giorno.
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Fare esercizio fisico: l'attività fisica aiuta a stimolare l'intestino e prevenire la stitichezza.
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Rispondere allo stimolo di evacuare: non rimandare l'andata in bagno.
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Seguire una dieta regolare: stabilire orari regolari per i pasti e la routine defecatoria.
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Assumere lassativi con cautela: possono essere utili a breve termine, ma non dovrebbero essere usati regolarmente. Un uso eccessivo può peggiorare la stitichezza.
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Parlare con il medico: il fecaloma può essere la conseguenza di una terapia o essere la spia di una condizione medica non nota.
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Chi vive o gestisce persone anziane deve indagare non solo sulla frequenza delle evacuazioni, ma anche sulle loro caratteristiche qualitative/quantitative.
In conclusione, il fecaloma è un disturbo digestivo frequente che può essere facilmente trattato e prevenuto.
Riconoscere i sintomi, ricevere un trattamento tempestivo e adottare le misure preventive sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze e migliorare la qualità della vita.