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COME TRATTARE IL FECALOMA IN MODO EFFICACE E SICURO

Una tazza del WC con maniglie di supporto per un andicappato. Titolo e testo

Cause e fattori di rischio del Fecaloma

Il fecaloma è un accumulo di feci nel retto e/o nel sigma dovuto all’incapacità di eliminarle.

Le cause del fecaloma sono simili a quelle della stitichezza. Gli anziani e i bambini sono le categorie più colpite. I principali fattori di rischio sono:

  • Stile di vita: sedentarietà, scarsa assunzione di liquidi e fibre alimentari.

  • Alterazioni anatomiche: stenosi del retto o dell’ano, megacolon, inerzia colica, precedenti interventi chirurgici anali.

  • Patologie neurologiche o metaboliche: come Morbo di Parkinson, Alzheimer, Demenza Senile, Diabete, Ipotiroidismo ecc.

  • Farmaci: oppioidi, anticolinergici, calcio-antagonisti ad alto dosaggio, antidepressivi triciclici, antipsicotici, integratori di ferro.

  • Allettamento: cronico per qualsiasi causa

Sintomi e complicanze

I sintomi del fecaloma sono simili a quelli dell'ostruzione intestinale:

  • Dolore e distensione addominale

  • Nausea e vomito

  • Inappetenza o sazietà precoce

  • Diarrea paradossa, dovuta al fatto che feci più fluide passano intorno al fecaloma e fuoriescono dall’ano, simulando incontinenza.

  • Agitazione, irrequietezza o confusione nei pazienti con disabilità intellettiva o malattie neuropsichiatriche

Il fecaloma può causare complicanze come:

  • Ulcerazione della mucosa, con sviluppo di una colite o proctite stercoracea.

  • Perforazione intestinale.

  • Polmonite da aspirazione, per l’ostacolato svuotamento gastrico.

  • Fistola retto-vaginale.

  • Rettocele.

  • Megacolon.

Diagnosi

Nella maggior parte dei casi l'esplorazione rettale permette di rivelare la presenza di una grande quantità di feci nell’ampolla rettale. Questo esame può essere negativo se il fecaloma è situato nella parte alta del retto o nel sigma. In questi casi, oltre a quelli nei quali si sospetta una complicanza, può essere necessaria una TC dell’addome inferiore e pelvi

Trattamento del Fecaloma

Svuotamento digitale

Consiste nella frantumazione digitale del fecaloma e nella successiva estrazione del materiale fecale attraverso l'ano. Può essere necessario ripetere più volte questa manovra prima di avere un risultato apprezzabile.

Clisteri, supposte e olio di vaselina

La somministrazione di clisteri segue e completa lo svuotamento digitale. È preferibile praticare due flaconi da 250 ml ogni due ore, piuttosto che ricorrere a volumi più alti in tempi più brevi. I clisteri vanno ripetuti fino a quando le evacuazioni divengono chiare.

Le supposte di glicerina facilitano il passaggio delle feci nel canale anale, riducendo il conseguente trauma. Il loro effetto stimolante è trascurabile.

L’olio di vaselina ha un’azione lubrificante e favorisce la progressione delle feci nell’intestino. In pratica, la sua utilità in caso di fecaloma è scarsa o nulla. 

Lavaggio intestinale

Le soluzioni elettrolitiche con polietilenglicole (PEG), somministrate per bocca o attraverso un sondino nasogastrico, ammorbidiscono le feci e le lavano via. Esistono molti prodotti in commercio e non tutti hanno lo stesso dosaggio, per cui è indispensabile consultare il medico o il farmacista. Sono controindicate in caso di sospetta occlusione intestinale.

Interventi in anestesia

La maggior parte dei casi di fecaloma può essere trattata a domicilio con i metodi descritti, da soli o in combinazione. I quadri più gravi possono necessitare di uno svuotamento manuale particolarmente aggressivo che può essere effettuato solo in anestesia.

L'intervento chirurgico è riservato ai pazienti che presentano segni e sintomi di peritonite. La peritonite secondaria a perforazione del colon è considerata un'emergenza chirurgica.

Valutazione post-trattamento e Prevenzione

Una volta trattato il fecaloma, è può essere necessario eseguire una colonscopia o un clisma opaco (se la colonscopia non è fattibile), qualora si sospettino stenosi o neoplasie.

In assenza di anomalie anatomiche, un agente di massa (a base di psillium o metilcellulosa) o un agente osmotico come il PEG viene prescritto a lungo termine per produrre evacuazioni regolari, con feci morbide.

È importante affrontare e gli altri fattori di rischio, come disidratazione, depressione, immobilità, mancanza di esercizio fisico e accesso inadeguato ai servizi igienici.

Fino al 39% dei pazienti con fecaloma ha una recidiva entro 1 anno. La prevenzione è, quindi, un elemento chiave in un piano terapeutico efficace.

Consigli per prevenire il Fecaloma

  • Aumentare l'assunzione di fibre: consumare frutta, verdura e cereali integrali.

  • Bere molti liquidi: almeno otto bicchieri d'acqua al giorno.

  • Fare esercizio fisico: l'attività fisica aiuta a stimolare l'intestino e prevenire la stitichezza.

  • Rispondere allo stimolo di evacuare: non rimandare l'andata in bagno.

  • Seguire una dieta regolare: stabilire orari regolari per i pasti e la routine defecatoria.

  • Assumere lassativi con cautela: possono essere utili a breve termine, ma non dovrebbero essere usati regolarmente. Un uso eccessivo può peggiorare la stitichezza.

  • Parlare con il medico: il fecaloma può essere la conseguenza di una terapia o essere la spia di una condizione medica non nota.

  • Chi vive o gestisce persone anziane deve indagare non solo sulla frequenza delle evacuazioni, ma anche sulle loro caratteristiche qualitative/quantitative.

 

In conclusione, il fecaloma è un disturbo digestivo frequente che può essere facilmente trattato e prevenuto.

Riconoscere i sintomi, ricevere un trattamento tempestivo e adottare le misure preventive sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze e migliorare la qualità della vita.

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