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Una donna incinta sorregge l'addome. Titolo: emorroidi in gravidanza

Le Emorroidi in Gravidanza

La gravidanza è un momento di gioia e cambiamenti significativi che richiede un'attenzione speciale per evitare possibili disturbi di salute. Uno dei più comuni è la malattia emorroidaria, che colpisce dal 50 all'80% delle donne in gravidanza o nel puerperio.

Cause delle emorroidi in gravidanza

Le emorroidi possono svilupparsi o peggiorare durante la gravidanza a causa di diversi fattori:

  • Aumento della pressione addominale: l'utero ingrossato comprime le vene pelviche, aumentando la pressione nelle vene emorroidarie.

  • Obesità: ha un effetto simile a quello dell'utero ingrossato.

  • Stipsi: comune durante la gravidanza, soprattutto nell'ultimo trimestre, a causa di fattori ormonali e della pressione dell'utero sulle viscere.

  • Aumento del flusso sanguigno: l'organismo produce più sangue per soddisfare le esigenze del feto, aumentando la pressione nelle vene emorroidarie.

  • Cambiamenti ormonali: gli ormoni estrogeni e progestinici rendono le pareti dei vasi più distensibili.

Come si manifestano le emorroidi in gravidanza?

I sintomi sono solitamente lievi e transitori. Comprendono:

  • Prurito e bruciore anale.

  • Dolore durante e dopo le evacuazioni. 

  • Sangue rosso vivo nelle feci o sulla carta igienica.

  • Sensazione di pesantezza o gonfiore nell'ano.

  • Aumento di volume delle emorroidi esterne.

  • Prolasso delle emorroidi interne.

Come si fa la diagnosi di emorroidi in gravidanza?

La diagnosi è generalmente effettuata dal ginecologo. Se necessario, può essere richiesta una visita proctologica o esami diagnostici come l'anoscopia o la rettoscopia. La colonscopia è indicata solo in casi sospetti di condizioni più gravi.

Quale è la terapia?

Il trattamento delle emorroidi durante la gravidanza si basa su misure conservative e cambiamenti nello stile di vita.

  • Alimentazione e idratazione. Una dieta ricca di fibre previene la stipsi e allevia i sintomi delle emorroidi. Inoltre, è importante bere molta acqua per mantenere le feci morbide e favorire un buon transito intestinale.

  • Gestione della defecazione. Rispondere prontamente allo stimolo di andare in bagno. Evitare di restare seduti sulla tazza oltre il tempo strettamente necessario per la defecazione.

  • Attività Fisica regolare. Una passeggiata quotidiana a passo svelto favorisce la peristalsi intestinale.

  • Uso di lassativi. In alcuni casi, il medico può consigliare l'uso di prodotti che rendono le feci più morbide e facilmente eliminabili. Fra questi prodotti, i derivati dello Psyllium sono i più efficaci e tollerabili.

  • Igiene locale. Mantenere una buona igiene intima può aiutare a prevenire l'irritazione e l'aggravamento delle emorroidi.

  • Sollievo dal dolore e dal prurito. L'applicazione di creme o unguenti a base di idrocortisone o anestetici locale può fornire sollievo temporaneo dal dolore e dal prurito associati alle emorroidi. Il loro utilizzo deve essere limitato a brevi periodi perché l’assorbimento cutaneo dei cortisonici può creare problemi di accrescimento del feto. L’uso protratto di anestetici locali può indurre sensibilizzazione.

  • Bidé in acqua tiepida. L’immersione in acqua tiepida (la temperatura deve essere quella a cui si farebbe il bagno a un neonato) può aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione delle emorroidi. Inoltre, favorisce il rilassamento degli sfinteri e la congestione emorroidaria.

  • Terapia del dolore. Durante l'allattamento, sono da considerare sicuri, se a dosaggio appropriato, l'acido acetilsalicilico, il paracetamolo e l'ibuprofene. Durante tutta la gravidanza, il paracetamolo è l'antidolorifico di scelta, mentre l'acido acetilsalicilico, l'ibuprofene e l'indometacina possono essere utilizzati alla dose minima efficace fino al secondo trimestre. Sono da evitare nel terzo trimestre per gli effetti negativi sulla circolazione fetale.

  • Crioterapia. Consiste nell’appoggiare un cubetto di ghiaccio sulla cute anale per tre minuti, eventualmente ripetendo la procedura per due-tre volte. Il ghiaccio deve essere avvolto in un tessuto di cotone per evitare che l’applicazione diretta sulla cute anale causi danni. Non bisogna esagerare con questa misura perché il freddo favorisce la contrazione spastica degli sfinteri e il peggioramento del quadro clinico.

  • Interventi Chirurgici. Gli interventi chirurgici nel corso della gravidanza e nel puerperio vanno evitati per quanto possibile. In pratica, l'unica vera indicazione è rappresentata dalla trombosi emorroidaria.

 

La maggioranza delle emorroidi in gravidanza regredisce spontaneamente. Quindi, è sempre opportuno rivalutare la condizione a 4-6 settimane dal parto. 

I Flebotonici in gravidanza

I Flavonoidi (Diosmina, Esperidina, Rutoside) sono un gruppo di sostanze di derivazione vegetale o sintetica che hanno un effetto riparativo e protettivo (flebotonico) sui vasi emorroidari.

È probabile che il loro meccanismo d’azione sia legato all’aumento del drenaggio linfatico e venoso, alla normalizzazione della permeabilità capillare e alla riduzione dell’infiammazione locale.

 La loro efficacia nel trattamento della malattia emorroidaria è stata ampiamente documentata nella letteratura scientifica.

Il profilo di sicurezza dei Flavonoidi in gravidanza e nel puerperio non è stato studiato in modo sufficiente. Per questo motivo il rapporto rischi/benefici del loro impiego nella terapia della malattia emorroidaria in queste condizioni deve essere attentamente valutato e monitorato da un medico esperto. A questo proposito devo osservare che la totalità dei prodotti in commercio contenenti flavonoidi viene commercializzata come integratore alimentare, non come farmaci, per cui le ditte che li producono preferiscono rinunciare ad un fetta di mercato, piuttosto che finanziare una ricerca scientifica finalizzata all'accertamento della loro sicurezza in gravidanza.

 I Flavonoidi, comunque, sono normalmente presenti in molti alimenti il cui consumo non è soggetto a restrizioni durante la gravidanza e che, anzi, può essere raccomandato.

Alcuni alimenti ricchi di Flavonoidi sono:

  • Frutta e Verdura: mele, fragole, mirtilli, pere, arance, kiwi, peperoni, ravanelli, spinaci, cavoli, broccoli

  • Cioccolato fondente al 70%*

  • Vino rosso*

  • Tè verde

* uso moderato, soggetto a variabilità individuale

Se sei interessata ad approfondire l’argomento, leggi l'articolo su Emorroidi e dieta.

Consigli utili (della nonna!)

Oltre alle norme dietetiche, comportamentali ed igieniche, può essere utile seguire alcune raccomandazioni:

  • Indossare indumenti comodi e traspiranti.

  • Evitare di stare seduti per lunghi periodi di tempo.

  • Fare bagni di acqua calda.

  • Applicare impacchi di camomilla o amamelide.

  • Non usare le ciambelle! Sono preferibili i cuscini antidecubito.

Prevenire le emorroidi in gravidanza

L’insorgenza delle emorroidi in gravidanza è in rapporto a due fattori:

  • Storia di emorroidi o di altra malattia proctologica prima della gravidanza 

  • Lunghezza del neonato 

È evidente che si tratta di due fattori non controllabili, così come lo sono la distensione delle vene emorroidarie dovuta all’ingombro dell’utero gravidico e all’azione del progesterone sui vasi venosi pelvici.

Altri fattori, come l’obesità e la stipsi, sono più o meno facilmente controllabili e devono essere oggetto di interventi correttivi fin dal primo trimestre di gravidanza.

 La dieta ricca di fibre si è dimostrata efficace nel prevenire le emorroidi in gravidanza e nel puerperio anche nelle donne che non soffrono di stitichezza.

Un fattore spesso trascurato è rappresentato dall’eccessivo tempo passato sulla tazza a leggere (oramai non legge più nessuno!) o davanti allo schermo del cellulare. Negli ultimi dieci anni il fattore cellulare ha soppiantato la stipsi come principale causa delle emorroidi, non solo in gravidanza.

 

In conclusione, le emorroidi in gravidanza sono un disturbo comune che può essere prevenuto con successo adottando alcune misure comportamentali e dietetiche riassunte nell’acronimo TUNA:

  • Tre minuti sulla tazza

  • Una volta al giorno, preferibilmente la mattina, 30 minuti dopo la colazione

  • No cellulare e spinta eccessiva

  • Acqua e Fibre

 Alcune semplici e poco costose misure dietetiche consistono nel consumare ogni giorno:

  • 1,5 litri di acqua

  • Un cucchiaio di crusca e 2-5 prugne

  • 300g di frutta

  • 500g di vegetali

Una camminata veloce di 30-60 minuti per 3-5 giorni alla settimana rappresenta un target di attività fisica facilmente raggiungibile e superabile. Comunque, è già sufficiente per migliorare la funzionalità intestinale. Numerosi studi, infatti, hanno documentato un'attività fisica insufficiente in oltre il 50% delle donne in gravidanza. Una storia di emorroidi o di altre patologie proctologiche (come ragadi o interventi per fistola ed ascessi anali) prima della gravidanza sembra essere un fattore di rischio più importante della costipazione pre-gravidanza nello sviluppo delle emorroidi.

 

In caso di comparsa di emorroidi in gravidanza, queste dovrebbero essere valutate dal ginecologo o da un proctologo per stabilire la terapia più idonea. I rimedi fai-da-te possono essere solo parzialmente efficaci o non indicati in gravidanza e durante l’allattamento.

Un ponte sul mare nella nebbia
Immagine del Dott. Daffinà, istruzioni per prenotare una visita
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