top of page
Una bambino nell'atto di indossare guanti chirurgici con accanto un bulldog perplesso

LA VISITA PROCTOLOGICA

Cosa è la visita proctologica?

La visita proctologica rappresenta un momento cruciale nel processo diagnostico in Proctologia. Inizia con la raccolta della storia clinica del paziente, sia passata che presente. Particolare attenzione è dedicata all'analisi della sintomatologia attuale, includendo durata e modalità d'insorgenza dei sintomi, e alla possibile associazione con altri sintomi proctologici o generali.

L'anamnesi farmacologica, sia relativa alla terapia abituale del paziente che a quella assuntaper il problema oggetto della visita, è un altro elemento rilevante che fornisce dati preziosi per la valutazione del caso clinico.

Successivamente, il medico prosegue con l'ispezione visiva della regione anale, esaminando con attenzione la zona per rilevare eventuali alterazioni. Questa fase mira a individuare, ad esempio, eventuali prolassi emorroidali, orifizi esterni di fistole, cicatrici di precedenti interventi, e altre anomalie possibili.

Dopo l'ispezione visiva, segue la palpazione della cute perianale e dell'ano, finalizzata a valutare la presenza e la consistenza di eventuali noduli e a stabilirne i rapporti con le strutture anatomiche sottostanti. La fase successiva consiste nell'esplorazione rettale durante la quale l'interno del canale anale e dell'ultima parte del retto sono esaminate mediante il dito indice del medico. Questo esame rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale per valutare lo stato di salute del retto e del canale anale, rilevando eventuali anomalie o patologie.

L'esplorazione rettale è eseguita con il paziente disteso sul fianco sinistro, le cosce flesse al massimo sul bacino e le ginocchia piegate a 90 gradi. Con cautela, il medico inserisce il dito esploratore nell'ano e lo sposta all'interno del canale anale con delicati movimenti circolari, fino a raggiungere la parte inferiore del retto. Questa fase permette di esaminare la parete del canale anale e del retto alla ricerca di anomalie, come crescite anomale di tessuto, aree di consistenza alterata o rigonfiamenti, ulcerazioni, escrescenze ed aree di sensibilità alterata.

Inoltre, durante questa procedura vengono esaminate la consistenza delle feci e la presenza di emorroidi o altre condizioni che possano influenzare il corretto funzionamento del retto. L'esplorazione rettale è solitamente un esame indolore, sebbene possa provocare una sensazione di pressione o leggero disagio per il paziente. Durante l'esame, il medico adotta le precauzioni necessarie per assicurare il comfort e la privacy del paziente.

A volte, l'esplorazione rettale può essere seguita da un ulteriore esame, l’anoscopia, che consiste nell’introdurre nell’ano uno strumento cilindrico con il quale si visiona l'interno del canale anale e la parte inferiore del retto. Un analogo strumento solo più lungo, il rettoscopio, consente di esaminare l’intero retto, giungendo fino alla giunzione con il sigma. Questi esami sono in genere indolore e richiedono solo pochi minuti per essere completati.

La combinazione di anamnesi, ispezione visiva, esplorazione rettale e, se necessario, anoscopia, consente al proctologo di raccogliere informazioni dettagliate sulla salute proctologica del paziente e, nella maggior parte dei casi, formulare una diagnosi accurata. Questa valutazione è fondamentale per elaborare un piano di trattamento personalizzato e adeguato alle esigenze del paziente.

Manichino che illustra la posizione ideale per la visita proctologica

Quanto dura la visita proctologica?

In condizioni normali la visita proctologica ha una durata di 20-30 minuti. Quando il quadro clinico è particolarmente articolato e complesso, la durata della visita può essere molto superiore.

È necessario fare una preparazione prima della visita proctologica?

Nella maggior parti rte dei casi non è necessario fare alcuna preparazione prima della visita proctologica. Nel dubbio, è consigliabile contattare preventivamente lo specialista ed informarsi direttamente.

È sicuramente raccomandabile evitare di applicare creme, pomate ed unguenti sulla cute anale e nel canale anale perché queste potrebbero impedire una visione ottimale dell'ano, del canale anale e del retto durante la visita proctologica. In alcuni casi potrebbero addirittura mascherare la presenza di alcune lesioni.

bottom of page