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Infografica descrittiva del prurito anale

Il Prurito Anale

è una condizione molto fastidiosa ed imbarazzante la cui causa rimane spesso sconosciuta.

Informazioni essenziali sul Prurito Anale

Il prurito anale è un disturbo comune che può causare fastidi e disagio significativi, spesso senza una causa specifica chiara. Le possibili cause includono problemi igienici locali, sudorazione eccessiva, infezioni da ossiuri, incontinenza urinaria e fecale, flatulenza, alimentazione inappropriata, allergie alimentari, malattie dermatologiche, prolassi emorroidali e rettali, infezione da papillomavirus, sedentarietà e stress. Tuttavia, in alcuni casi il prurito anale può essere un segnale di condizioni più gravi, come le fistole perianali o  le neoplasie dell'ano. È importante consultare uno specialista se i sintomi persistono nonostante le misure igieniche, se sono presenti segnali di allarme, come sangue nelle feci o ispessimento della cute perianale, se i sintomi peggiorano progressivamente o se ci sono cambiamenti importanti nella pelle circostante l'ano. La diagnosi del prurito anale richiede una valutazione medica completa e può includere esami fisici, test di laboratorio e strumentali. Il trattamento dipende dalla causa determinante e può includere misure igieniche e terapie mirate. In alcuni casi, sono sufficienti i rimedi tradizionali, come lavaggi con acqua tiepida, compresse di camomilla, applicazione di olio di cocco e di gel di aloe vera. È importante consultare sempre un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati.

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Quali sono le Cause del Prurito Anale?

Il Prurito Anale (Pruritus Ani) è un disturbo comune che può causare significativi fastidi e disagi. Comprenderne le cause è fondamentale per gestire questa condizione in modo efficace. Ecco alcune informazioni importanti:

  • Igiene Locale: una pulizia inadeguata può essere fonte di prurito, ma anche l'eccesso di pulizia, soprattutto se con detergenti inappropriati o profumati, ne favorisce l’insorgenza. Inoltre, l'uso di carta igienica ruvida può irritare la pelle sensibile.

  • Sudorazione: l'eccessiva sudorazione, soprattutto in combinazione con indumenti intimi sintetici o troppo aderenti, favorisce le infezioni batteriche e la candidosi che causano prurito anale. Questo è più frequente durante l'estate.

  • Infestazione da Ossiuri (Enterobius vermicularis): nell'infanzia, il prurito anale notturno può essere un sintomo di un'infestazione da ossiuri. Questo parassita può infettare anche gli adulti. Il prurito spesso si manifesta durante il sonno e può causare risvegli notturni dovuti all'urgenza di grattarsi.

  • Incontinenza Urinaria e Fecale: l'incontinenza urinaria e/o fecale possono causare irritazioni cutanee e infezioni locali che si manifestano con prurito anale.

  • Flatulenza: il passaggio dei gasi durante un peto comporta sempre la fuoriuscita di piccolissimi quantitativi di materiale fecale che possono irritare la pelle perianale, causando prurito. Anche la stipsi, con un meccanismo simile, può causare prurito anale.

  • Alimentazione: l'eccessivo consumo di cibi grassi, alimenti e bevande lievitate e una insufficiente idratazione possono contribuire all’insorgenza di prurito anale.

  • Allergie Alimentari: alcune persone possono manifestare reazioni allergiche o irritazioni cutanee in risposta a determinati alimenti. Queste reazioni possono includere arrossamenti, gonfiori o prurito nella zona anale. 

  • Malattie Dermatologiche: la cute perianale può essere interessata in numerose condizioni dermatologiche, come: il Lichen Simplex, la Psoriasi, la Dermatite da contatto, le Infezioni da Dermatofiti, la Candidosi, la Dermatite Anale Streptococcica (Anite), la Scabbia ed altre ancora.

  • Prolassi Emorroidali e Rettali: possono causare la fuoriuscita di muco e materia fecale sulla cute anale, causando prurito.

  • L'infezione da Papillomavirus: l'interessamento anale da parte dell'HPV può portare alla formazione di condilomi, lesioni precancerose e neoplasie infiltranti che possono denunciarsi con la comparsa di prurito.

  • Sedentarietà e Stress: La vita sedentaria e lo stress psicologico possono contribuire all'insorgenza del prurito anale.

 

Talora il prurito anale può essere il sintomo di condizioni proctologiche più gravi, come le fistole anali o le neoplasie dell'ano

In questi casi sono di solito presenti alcuni segnali d’allarme, come:

  • ·Materiale purulento che drena dall’ano o nella regione perianale (fistola drenante)

  • ·Diarrea emorragica

  • ·Emorroidi sporgenti

  • ·Cute perianale contaminata da materiale fecale

  • Ispessimento o indurimento della cute perianale

Grattugia igienica

Bisogna tenere presente che, quando esordisce il prurito, si scatena un ciclo di prurito-grattamento-prurito, nel quale il grattamento aumenta il prurito.

Spesso, il grattamento e lo sfregamento dell’area pruriginosa sono tali da provocare vere lacerazioni cutanee che, a loro volta, possono infettarsi, causando ulteriore prurito. Con questo meccanismo, il prurito può automantenersi anche quando la causa originante non è più operativa.

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Quando bisogna rivolgersi allo specialista?

Non tutti i casi di prurito anale richiedono una visita specialistica, ma è importante consultare uno specialista se:

  • La sintomatologia persiste per diversi giorni, nonostante le misure igieniche appropriate.

  • Sono presenti segnali di allarme.

Durante la visita proctologica, il medico valuterà attentamente l'aspetto dell'area anale e ricercherà la presenza di lesioni cutanee, emorroidi, infezioni o altre patologie.

Potrebbe essere necessario eseguire test di laboratorio, come tamponi della cute anale, o esami strumentali, come la colonscopia, per una diagnosi accurata.

In previsione della visita, è preferibile evitare l'uso di creme o unguenti sulla regione anale per non alterare l'aspetto della cute.

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Quando bisogna preoccuparsi?

Abbiamo visto che il prurito anale può derivare da diverse cause, alcune delle quali sono solo temporanee e non richiedono particolare preoccupazione. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il prurito anale può essere un segnale di un problema che richiede attenzione medica. Ecco quando dovresti preoccuparti per il prurito anale:

  1. Persistenza: se il prurito anale persiste per più di una settimana, nonostante i rimedi casalinghi e le misure di igiene, è consigliabile consultare un medico.

  2. Sanguinamento: se noti sangue nelle feci o sugli indumenti intimi, insieme al prurito anale, potrebbe essere un segnale di un problema più serio, come emorroidi sanguinanti o una condizione più grave, come il cancro dell'ano. In questo caso, è fondamentale consultare un medico.

  3. Peggioramento dei sintomi: se il prurito anale peggiora progressivamente, è opportuno cercare assistenza medica.

  4. Cambiamenti nella pelle: se noti la comparsa di arrossamenti, gonfiori, piaghe o eruzioni cutanee, dovresti consultare un medico.

  5. Perdita di peso involontaria: Se il prurito anale è associato a una perdita di peso non voluta, questo potrebbe essere un sintomo di una condizione medica che richiede un'attenzione immediata.

  6. Difficoltà a dormire o a svolgere le normali attività quotidiane a causa del prurito anale.

  7. Condizioni mediche preesistenti: se hai una storia di malattie della pelle, come le dermatiti, o condizioni croniche come il diabete, queste possono contribuire al prurito anale e dovresti discutere con il tuo medico come gestirlo.

In generale, il prurito anale occasionale può essere gestito a casa con rimedi semplici. Tuttavia, se hai dubbi o preoccupazioni sulla persistenza dei sintomi o su altre condizioni di salute, è sempre meglio consultare un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.

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Come si studia il Prurito Anale?

La diagnosi del prurito anale richiede una valutazione medica completa e può implicare diversi approcci diagnostici per identificarne la causa. Dopo la raccolta dell'Anamnesi e l'esame obiettivo, ecco alcuni dei principali metodi diagnostici utilizzati:​

  1. Esame Fisico, Chimico e Parassitologico delle Feci: a volte, potrebbe essere necessario eseguire test delle feci per cercare parassiti, batteri o funghi che potrebbero causare o contribuire al prurito anale.

  2. Scotch Test: si tratta di un esame specifico per la ricerca delle uova di ossiuri depositate sulla cute perianale.

  3. Tamponi cutanei: se si sospetta un'infezione cutanea, viene eseguito un tampone cutaneo per l'esame colturale, con eventuale antibiogramma, per ricercare il patogeno responsabile.

  4. Test per Allergie/Intolleranze Alimentari: se si sospetta che il prurito anale possa essere causato da allergie o intolleranze alimentari, il medico può consigliare test specifici per identificare queste reazioni.

  5. Colonscopia: in alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire una colonscopia, un esame che permette di visualizzare l'interno del colon e dell'ano per escludere patologie del colon o altre condizioni.

  6. Biopsia: se vengono rilevate lesioni dell'ano e della cute circostante il medico può eseguire una biopsia per una valutazione istologica più approfondita.

  7. Consulenza Dermatologica: nel sospetto di una condizione dermatologica come la dermatite atopica, il lichen planus o la psoriasi, potrebbe essere necessaria una consulenza dermatologica e, in alcuni casi, una biopsia cutanea.

  8. Esami Radiologici: In alcune situazioni, potrebbero essere richiesti esami radiologici, come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC), per escludere patologie strutturali nell'area anale.

 

È importante sapere che la diagnosi della causa del prurito anale può richiedere tempo e pazienza da parte del paziente, prima che se ne possa identificare la causa e consigliare un trattamento mirato per trattare il prurito anale in modo efficace.

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Qual'è la Terapia del Prurito Anale?

Alcune possibili opzioni terapeutiche iniziali includono:

  • Mantenere una corretta igiene personale, evitando di strofinare la zona con carta igienica ruvida o con fazzoletti profumati; utilizzare acqua tiepida e detergenti specifici.

  • Utilizzare indumenti di cotone, comodi e sostituirli almeno una volta al giorno.

  • Evitare gli alimenti che possono peggiorare il prurito, come quelli grassi, lievitati o fermentati, la birra e le bevande gassate, l'alcol. Nel sospetto di un'allergia alimentare è utile tenere un diario dei cibi consumati per rilevare l'eventuale associazione fra prurito e alimenti.

  • Le creme o pomate antiemorroidarie sono inutili in assenza di patologia emorroidale. Talora possono avere un effetto parziale e/o temporaneo perché il prodotto esercita un effetto barriera nei confronti di eventuali sostanze irritanti che vengono a contatto con l'ano. Oppure perché contengono anestetici locali o cortisone che, mascherando i sintomi, possono causare peggioramenti o cronicizzazione della condizione.

â€‹È importante ricordare che queste misure sono solo temporanee e mirano a fornire un sollievo temporaneo mentre si attende la diagnosi definitiva.

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Quali sono i Rimedi della Nonna per il Prurito Anale?

Mentre è sempre consigliabile consultare un medico per una corretta diagnosi e trattamento del prurito anale, ci sono alcuni rimedi della nonna che potrebbero offrire sollievo alla condizione. Ecco alcuni rimedi tradizionali per il prurito anale:

  1. Lavaggio con acqua tiepida: un bidet per immersione in acqua tiepida può aiutare ad alleviare il prurito e l'irritazione nella zona anale. Aggiungere qualche cucchiaio di sale da cucina o bicarbonato di sodio all'acqua può avere un effetto calmante.

  2. Applicazione di una compressa di camomilla: preparare una tazza di camomilla e lasciarla raffreddare. Immergere nel liquido un batuffolo di cotone o una garza e applicarla delicatamente sulla zona pruriginosa per qualche minuto.

  3. Applicazione di olio di cocco: ha proprietà idratanti e lenitive che possono aiutare ad alleviare il prurito anale. Applicare delicatamente una piccola quantità di olio di cocco sulla zona interessata per ottenere un sollievo temporaneo.

  4. Gel di aloe vera: è noto per le sue proprietà lenitive e può essere utile per ridurre il prurito. Può essere applicato più volte al giorno.

  5. Carta igienica morbida: quella ruvida può irritare la pelle sensibile nella zona anale. Quindi, è preferibile quella morbida o, ancora meglio, utilizzare acqua e un sapone neutro per pulire delicatamente la zona dopo ogni evacuazione.

  6. Creme ad effetto barriera: In presenza di incontinenza urinaria e/o fecale possono essere utilizzate specifici prodotti che esercitano un'azione di protezione della cute nei confronti delle urine e delle feci. L'irritazione locale può essere considerevolmente ridotta con l'applicazione di Soluzione di Eosina al 2%.

 

Ricorda che questi rimedi possono avere solo un effetto temporaneo e non trattare la causa sottostante del prurito anale.

Se il prurito persiste o peggiora, è fondamentale consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.

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Non tutte le opzioni terapeutiche sono valide per tutti i pazienti.

Se le misure di controllo dell’igiene locale e la dieta sono inefficaci, piuttosto che proseguire con tentativi terapeutici che possono risultare inutili e mascherare le  vere cause del problema, è indicata una visita proctologica.

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